Ho un’ abitudine piuttosto impertinente quando vado a fare la spesa: sbirciare nei carrelli altrui. A volte in fila alla cassa osservo ogni articolo che il cliente che mi precede fa scorrere sul rullo. Non lo faccio per capire quanto spende o per farmi gli affari altrui. Semplicemente vengo colta dalla curiosità di capire quali sono generalmente le abitudini alimentari delle persone che mi circondano. Puntualmente i carrelli sono pieni di zuccheri, cibi confezionati, proteine animali poco “virtuose” e inevitabilmente viene da chiedersi “Ma quanto costa questa spesa per la salute di questa persona e per quella della sua famiglia?” La mia storia personale mi ha permesso di toccare con mano quale fosse la risposta a questa domanda, ma per fare chiarezza al di là della mia esperienza, ho fatto alcune domande “spinose” ad una voce autorevole nel campo della nutrizione.
Questo non è un articolo pensato per rispondere alle classiche domande “Cosa fa bene? Cosa fa male? o Cosa evitare?” . Questa intervista vuole chiarire in che misura e perchè, uno stile di vita sano possa contribuire a mantenere, o a recuperare lo stato di benessere; in un momento in cui peraltro, stiamo parlando tantissimo di salute ma raramente di stile di vita e prevenzione.
Ringrazio fin da ora la Dott.ssa Giulia Balasini, biologa, nutrizionista, per queste preziose considerazioni.
– Quanto l’alimentazione può contribuire al nostro stato di benessere o a recuperare salute?
L’alimentazione è un aspetto molto importante per promuovere il nostro benessere e la nostra salute. Tutto quello che infatti introduciamo dall’ambiente esterno (sia essa costituita da cibo piuttosto che un farmaco o un rimedio naturale) per le sue caratteristiche intrinseche è in grado di modificare a livello biochimico il nostro organismo in positivo oppure in negativo. Pertanto scegliere di alimentarsi con cibi sani e ricchi di sostanze nutritive (e all’opposto cercare di consumare solo saltuariamente cibi ricchi di “anti-nutrienti”) porta a un miglioramento costante e duraturo del nostro stato di salute.
– Qual è l’identikit dei suoi pazienti? Chi si rivolge al nutrizionista?
Tutti possono rivolgersi al Nutrizionista, dalla persona sana che vuole migliorare la propria salute e aumentare la sua consapevolezza circa l’alimentazione, alla persona che attraversa un periodo particolare della propria vita (menopausa, gravidanza), fino alla persona che ha un problema di salute e/o deve gestire una determinata patologia.
– Quanto conta l’alimentazione nel controllo dell’infiammazione e di sintomi dolorosi?
L’infiammazione è un meccanismo di difesa che il nostro organismo mette in atto quando è colpito da un danno, sia esso un agente fisico come un trauma, un agente chimico o un agente biologico come un virus o un batterio. A seguito del danno il nostro corpo risponde con una serie di reazioni per far fronte a questo danno e reintegrare una condizione di normalità. Tuttavia, se persistono gli agenti che causano il danno o c’è una produzione continua di molecole infiammatorie allora l’infiammazione può cronicizzare. La dieta in questo caso gioca un ruolo fondamentale in quanto una dieta composta da alimenti ricchi di sostanze antiossidanti come frutta, verdura, grassi monoisaturi e polisaturi, è in grado di ridurre molti marker sistemici dell’infiammazione e quindi migliorare di conseguenza anche i sintomi dell’infiammazione.
– Negli ultimi anni, secondo la sua esperienza, si è sviluppata una maggiore coscienza alimentare?
Sicuramente in questi ultimi anni le persone sono più attente a ciò che mangiano. Questo credo sia dovuto ad una consapevolezza maggiore del fatto che per migliorare la nostra salute dobbiamo considerarci davvero come un sistema complesso e “curarci” come tale. Cioè lo specifico farmaco o rimedio naturale ha un effetto localizzato che in molti casi è fondamentale e necessario ma, in altrettanti innumerevoli casi non porterà a un miglioramento a lungo termine della salute se non contestualizzato all’interno di un cambiamento in generale dello stile di vita a partire dall’alimentazione. Credo che ora nel ventunesimo secolo dove l’alimentazione Occidentale si sta sempre più spostando verso cibi industriali, prodotti raffinati e dove le patologie cardiovascolari, il sovrappeso e l’obesità infantile sono i principali disturbi di cui la maggior parte delle persone soffre, ci stiamo sempre di più rendendo conto che aveva ragione Ippocrate quando affermava “Siamo ciò che mangiamo” e che quindi per migliorarci dobbiamo partire proprio da ciò che scegliamo di introdurre all’interno del nostro corpo.
– Quanto può l’alimentazione in assenza di uno stile di vita corretto?
Per rispondere a questa domanda devo partire dal significato della parola “dieta”. La “dieta” nel senso etimologico del termine, come era concepita cioè nell’Antica Grecia non si riferiva solamente all’alimentazione ma alla VITA; cioè indicava lo stile di vita salutare e corretto. Quindi la dieta dovrebbe essere l’insieme delle indicazioni che riguardano lo STILE DI VITA di ogni singolo individuo. Uso il termine “dovrebbe essere” perché molto spesso associamo alla parola “dieta” solo le indicazioni alimentari che servono per migliorare e/o risolvere un determinato problema di salute. Pertanto l’alimentazione è fondamentale ma si può parlare di cura della salute tramite l’alimentazione solo se quest’ultima è inserita all’interno di un programma salutistico che metta al centro anche l’attività fisica (diversa e specifica per ogni persona) e un atteggiamento mentale che conduca le persone a prendersi cura di se stesse con conoscenza e consapevolezza.
– 3 regole d’oro per alimentarsi bene?
Prima regola: iniziare la giornata bevendo acqua. L’acqua è fondamentale per il nostro organismo infatti, consiglio sempre appena svegli un bel bicchiere d’acqua e cercare di bere sempre lontano dai pasti e poco o niente durante il pasto per non diluire i succhi gastrici e rallentare la digestione.
Seconda regola: Masticare correttamente il cibo. La prima digestione avviene già in bocca con la masticazione e tanti problemi di gonfiore o di disturbi legati alla digestione partono da una non corretta masticazione del cibo. Prendiamoci il tempo per mangiare e assaporare il cibo: ne gioverà la nostra salute e il nostro umore.
Terza regola: Prediligere sempre nella preparazione di piatti alimenti freschi ed evitare o limitare il più possibile alimenti trasformati. Questi infatti sono ricchi di conservanti, coloranti e in generale di anti-nutrienti che aumentano l’infiammazione e ostacolano la nostra salute.
– Dove possiamo trovarla?
Ricevo in studio a Suzzara presso Panta Rei oppure a Viadana presso Centro 7 Vite oppure a San Giorgio presso Gymnasium. Mi potete trovare anche sui social (Facebook o Instagram). Per info e/o per prenotare una consulenza mi potete telefonare o mandare un messaggio (anche WhatsApp) al 3494307924 oppure scrivere per e-mail a: balasinigiulia@gmail.com
Grazie alla Dott.ssa Giulia Balasini per questa intervista, e a tutti voi che seguite le interviste del Predicato Verbale!
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