La Francia sarà il primo paese europeo a lanciare un piano strategico nazionale per la lotta all’endometriosi. Lo ha annunciato poche ore fa il presidente francese Emmanuel Macron. Il piano è il risultato di un tavolo di lavoro che ha coinvolto pazienti, associazioni, medici e istituzioni avviato nel 2019.

Il presidente ha spiegato la sofferenza quotidiana vissuta dalle pazienti affette da endometriosi e le limitazioni che avvengono in ambiti come il lavoro, lo sport, così come la difficile convivenza con il dolore. Macron ha poi sottolineato come l’endometriosi non sia un problema delle donne ma un problema che coinvolge tutta la società, che per questa ragione dovrà essere adeguatamente sensibilizzata.

Il Presidente Macron ha infine parlato dell’eccessivo ritardo diagnostico e delle conseguenze di questo ritardo sulla qualità di vita delle pazienti. Il piano prevede la presa in carico della paziente, l’individuazione di centri specializzati di riferimento, ed ha una forte componente che riguarda il campo della ricerca.

La strategia infatti è quella di esplorare le cause della malattia e di individuare percorsi di cura attraverso programmi di ricerca finalizzati a comprendere frequenza, fattori e conseguenze della patologia.

I 3 obiettivi fondamentali della strategia nazionale per la lotta all’endometriosi francese:

1. Investire nella ricerca per individuare trattamenti terapeutici adeguati.
2. Fornire un percorso diagnostico facilmente identificabile e accessibile in tutto il paese.
3. Sviluppare un “riflesso endometriosi” sensibilizzando l’opinione pubblica ed il personale sanitario.

La strategia nazionale appena consegnata al Presidente della Repubblica, è stata guidata dalla ginecologa ed eurodeputata francese Chrysoula Zacharopoulou, ed è stata costruita con il contributo di tutti i portatori di interesse: pazienti, caregiver, rappresentanti delle associazioni e del personale sanitario.

Endo-France, l’associazione di pazienti Francese più rappresentativa e anche quella che esiste da più tempo in Europa, si è detta soddisfatta di questo risultato ottenuto grazie ad un lungo lavoro di mediazione e valutazione di un piano efficace.

Dal 1º gennaio 2022 la presidenza del Consiglio dell’Unione Europea è detenuta dalla Francia, che la eserciterà fino al 30 giugno dello stesso anno. Gli Stati membri che esercitano la presidenza collaborano a gruppi di 3. Il trio fissa obiettivi a lungo termine e prepara un programma comune che stabilisce i temi e le questioni principali che saranno trattati dal Consiglio in un periodo di 18 mesi. Sulla base di questo programma, ciascuno dei tre paesi prepara un proprio programma semestrale più dettagliato. Non è da escludere quindi che questo risultato possa avere risvolti anche a livello europeo.

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