Dolore durante e dopo i rapporti e difficoltà ad andare in bagno, sono solo alcuni dei sintomi caratteristici dell’endometriosi: capire i meccanismi di attivazione del dolore e dell’infiammazione può aiutare ad individuare un percorso terapeutico che mira ad alleviare il sintomo doloroso.
Quante volte hai sentito dire “pavimento pelvico” senza avere un’ idea chiara di che cosa si stesse parlando?
Che tu sia, oppure no, una donna con Endometriosi questo termine è diventato sempre più inflazionato, con il rischio di perdere di vista le caratteristiche e le proprietà terapeutiche di questa zona corporea. Un tema che deve ancora maturare sensibilità anche tra lo stesso personale sanitario.
Un’area così piccola del corpo svolge molte funzioni importanti: è un sostegno per molti organi, è coinvolta in molte attività fisiologiche, può creare problemi di incontinenza e svolge una funzione importante anche nelle attività sessuali.
Ringrazio per questa preziosa intervista la Dott.ssa Ester Veronesi, Ostetrica specialista in dolore pelvico e riabilitazione del pavimento pelvico, che nelle prossime righe fornisce una lettura basata sull’esperienza clinica e sull’evidenza scientifica, riguardo ad un tema che può minare il benessere psicofisico, la vita quotidiana e relazionale.
Quando sentiamo parlare di pavimento pelvico a cosa ci riferiamo?
Ci riferiamo a quella zona che chiude inferiormente la cavità pelvica. Anteriormente è delimitata dalla sinfisi pubblica, posteriormente dal sacro e il coccige e lateralmente dalle due ossa ischiatiche che sono quelle ossa che sentiamo quando ci sediamo sul rigido. Questi quattro punti formano una losanga all’interno della quale sono posizionati i muscoli che si portano dal davanti al dietro, da destra a sinistra, muscoli superficiali e muscoli profondi che hanno come scopo quello di mantenere gli organi pelvici in sede, mantenere la continenza a urina, feci, gas; partecipano attivamente al parto e mantengono una soddisfacente qualità di vita sessuale. Un aumento o una riduzione del tono muscolare portano a problematiche relative alle funzioni del pavimento pelvico che ovviamente vengono meno. Tra le patologie principali ricordiamo quelle relative alla riduzione del tono muscolare, come prolasso, incontinenza e quelle relative all’aumento del tono muscolare come difficoltà alla minzione o alla defecazione, e difficoltà o presenza di dolore durante il rapporto sessuale.
In che modo la salute del pavimento pelvico può influire sul benessere delle pazienti con Endometriosi?
Le pazienti con endometriosi presentano spesso dolore sia durante la mestruazione, che a prescindere dalla mestruazione. Il dolore genera molto spesso una contrazione muscolare riflessa e di difesa per ridurre la percezione del dolore. Questa contrazione muscolare che perdura nel tempo porta estrema difficoltà al rilassamento e di conseguenza dolore che può essere provocato o spontaneo. Il dolore provocato può essere relativo al periodo mestruale, a rapporto sessuale o semplicemente quando la paziente rimane seduta o indossa determinati indumenti molto stretti. Il dolore spontaneo è presente a prescindere da qualsiasi attività che la paziente sta svolgendo in quel momento. Aldilà del dolore, andando avanti col tempo, la paziente può iniziare a presentare problematiche sia durante la defecazione che durante la minzione, come semplicemente difficoltà o dolore.
È possibile migliorare la percezione del dolore durante i rapporti sessuali, lavorando sul pavimento pelvico?
Sì, è sempre possibile migliorare la percezione del dolore durante il rapporto sessuale. L’endometriosi da un lato porta aumento della tensione muscolare e contratture di conseguenza può essere necessario dover lavorare sul muscolo per ridurre la tensione muscolare e la presenza di contrattura che assieme portano a percepire dolore durante la penetrazione e durante il rapporto. La seconda cosa è che a forza di sentire dolore, la donna attiva meccanismi di difesa involontari che portano a creare uno spasmo involontario di difesa durante la penetrazione. In alcuni casi nonostante si riducano le contratture muscolari può essere presente dolore proprio per quest’ultimo motivo. Di conseguenza è necessario lavorare sia sulla riduzione della tensione muscolare delle contratture, che sul meccanismo involontario di contrazione che viene attivato semplicemente per proteggere il perineo dal dolore. In alcuni casi il dolore è anche legato alla presenza di secchezza vaginale e di infiammazione delle mucose: risulta quindi utile lavorare con dei lubrificanti o con delle creme quotidiane che la paziente dovrebbe mettere anche due volte al giorno.
In che modo opera una figura come la sua e quali benefici può aspettarsi una paziente con Endometriosi che intraprende un percorso con lei?
All’interno del mio ambulatorio utilizzo spesso tecniche manipolative che vanno a modificare proprio la tensione del muscolo e, in alcuni casi, può essere utile l’ausilio di alcuni strumenti che velocizzano il miglioramento andando a ridurre la percezione del dolore. In alcuni casi si va a lavorare anche sulla componente alimentare per andare a ridurre tutti gli alimenti che vanno a peggiorare l’ infiammazione. In altri casi può essere necessario valutare i muscoli extra pelvici che dopo anni di dolore importante si contraggono e vanno a creare alterazioni posturali.
Dove possiamo trovarla?
Il mio studio è a Modena in via Giardini 470 scala H presso il direzionale 70. All’interno dello studio sono presenti anche due psicoterapeute che vanno a lavorare su quello che è il trauma emozionale legato ad anni di dolore, e uno psichiatra che lavora sulla necessità di utilizzare alcuni farmaci che vanno a modulare il dolore neuropatico.
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